Occhio perché con questo nuovo divieto non si scherza mica: sono previsti ben 240 euro di multa se fai così.
Fumare all’aperto? A Milano dal 1° gennaio 2025 sarà un’impresa sempre più complicata con l’entrata in vigore delle nuove norme previste dal Regolamento della qualità dell’aria firmato dalla giunta del sindaco Giuseppe Sala. Il divieto di fumo infatti si estenderà a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico, comprese le strade. L’unica eccezione – almeno per il momento ma in futuro chi lo sa – restano i luoghi isolati dove si riesca a mantenere almeno 10 metri di distanza dagli altri.
Insomma, se finora fumare seduti al tavolino di un bar all’aperto era considerato normale, dal prossimo anno diventerà vietato. I dehors – meglio conosciuti come quegli spazi esterni di bar e ristoranti, attrezzati con tavolini e sedie – rientrano infatti tra le aree in cui il fumo sarà bandito del tutto proprio perché il provvedimento in atto è parte di un piano più ampio per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni nocive.
Una stretta progressiva sul fumo: multe salatissime per chi infrange le regole
Questo nuovo divieto è solo l’ultimo passo di un percorso iniziato già nel 2021, quando Milano aveva introdotto una serie di restrizioni per limitare il fumo all’aperto. Attualmente, il tabacco è vietato in aree come:
- Spazi gioco, sportivi e ricreativi per bambini;
- Aree verdi, a meno di trovarsi in luoghi isolati;
- Fermate di autobus, taxi e altri mezzi pubblici, fino a 10 metri di distanza dalle pensiline;
- Aree cimiteriali e zone riservate ai cani;
- Strutture sportive, comprese le tribune;
Con le nuove regole, il divieto si estenderà a tutte le aree pubbliche con l’unica concessione di poter fumare da soli, sempre rispettando la distanza di sicurezza di almeno 10 metri. Per quanto riguarda le multe invece, i trasgressori rischiano multe che vanno dai 40 ai 240 euro, una cifra significativa pensata proprio per scoraggiare i fumatori più ostinati.
Discorso a parte invece va fatto per le sigarette elettroniche che allo stato attuale rimangono escluse dal divieto: non essendo basate sulla combustione, infatti, non producono né monossido di carbonio né catrame. motivo per cui non sono soggette a restrizioni. Questa stretta sul fumo rientra nel Piano Aria Clima, adottato nel 2022, che mira a dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2050. Insomma, si tratta di una manovra necessaria per una città come Milano, anche se non farà piacere a tutti.