Arriva la novità che non ti aspettavi per l’Assegno Unico, proprio prima di Natale, le famiglie sono incredule.
Siamo nel pieno del mese di dicembre, e le aspettative delle famiglie italiane sono alle stelle in vista delle festività natalizie. Tuttavia, una notizia giunta proprio prima del Natale ha colto di sorpresa molte famiglie: l’ultimo pagamento dell’Assegno unico universale dell’anno. Questo pagamento, atteso da tanti, giunge con qualche incertezza e preoccupazione, soprattutto in un periodo dell’anno in cui le spese per i regali e i festeggiamenti tendono ad aumentare notevolmente.
L’INPS ha comunicato le date di accredito per l’Assegno unico, stabilendo che il pagamento avverrà nei giorni 17, 18 e 19 dicembre. Tuttavia, non tutte le famiglie possono contare su queste date. Infatti, per coloro che hanno presentato la domanda di Assegno unico solo di recente o che hanno subito variazioni nel corso degli ultimi mesi, il pagamento slitterà all’ultima settimana di dicembre. Questo significa che molte famiglie, che speravano di ricevere il contributo prima delle festività, dovranno attendere fino a fine mese, in un momento in cui le spese sono già elevate.
L’importanza dell’Assegno Unico per le famiglie
È importante sottolineare che l’Assegno Unico, introdotto nel 2021, ha rappresentato un aiuto significativo per molte famiglie con figli a carico, contribuendo a sostenere il bilancio familiare in un periodo di incertezze economiche. Tuttavia, il fatto che l’ultimo pagamento dell’anno arrivi in un momento così vicino al Natale ha lasciato molte famiglie increduli. Nonostante ciò, si attende con ansia anche l’aggiornamento dell’importo dell’Assegno unico, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, anche se gli incrementi previsti saranno minimi e probabilmente non sufficienti a compensare l’aumento del costo della vita.
Il nuovo anno porterà con sé un aumento dell’Assegno unico, ma non sarà così significativo come sperato. Infatti, a gennaio 2025, l’Assegno unico beneficerà solo di una rivalutazione dello 0,8%, un incremento che, rispetto agli aumenti degli anni precedenti, risulta quasi trascurabile. Per esempio, la quota base dell’Assegno unico salirà di circa 2,50 euro al mese, arrivando a 200,99 euro, mentre per i figli maggiorenni l’aumento sarà inferiore a un euro al mese. Questo ha suscitato preoccupazioni tra le famiglie, che si aspettavano un supporto maggiore dopo anni di inflazione elevata.
In aggiunta agli aggiornamenti sull’Assegno unico, vi è anche la questione dell’Isee, il documento necessario per calcolare la prestazione. La scadenza dell’attuale Isee è fissata al 31 dicembre e le famiglie dovranno affrettarsi a richiedere un aggiornamento per il 2025, utilizzando i redditi e i patrimoni aggiornati al 2023. È fondamentale aggiornare l’Isee entro il 28 febbraio 2025, altrimenti la mensilità di marzo verrà erogata al minimo previsto dalla legge. Questo rappresenta un ulteriore onere per le famiglie che già si trovano a dover fare i conti con le spese natalizie.
La sfida per le famiglie
Molti genitori si chiedono quindi come riuscire a gestire il loro budget in un periodo così complesso, dove l’Assegno unico rappresenta una boccata d’aria fresca ma non sufficiente. Le famiglie si trovano di fronte a una duplice sfida: da un lato, l’attesa del pagamento dell’Assegno unico, dall’altro, l’incertezza sui futuri aumenti e sull’adeguamento dell’Isee.
In questo contesto, le famiglie hanno espresso la loro incredulità e frustrazione per il timing della comunicazione, che sembra arrivare in un momento inopportuno, quando le spese per il Natale sono già al massimo. Nonostante il governo italiano abbia cercato di fornire un supporto alle famiglie attraverso l’Assegno unico, la tempistica e l’entità degli aumenti non sembrano rispondere adeguatamente alle reali esigenze economiche dei cittadini.