Il bonus mobili rappresenta un’opportunità concreta per risparmiare sulle spese di arredamento a condizione di rispettare le normative.
Il bonus mobili, un’agevolazione fiscale molto attesa da chi intende ristrutturare e arredare la propria abitazione, è stato confermato anche per il 2025. Questa misura prevede una detrazione Irpef del 50% su spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
È stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2025 alle stesse condizioni già in vigore nel 2024. La detrazione si applica su un tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro, consentendo così un risparmio massimo di 2.500 euro per ogni unità immobiliare ristrutturata.
Introdotto con il Decreto Legge 63 del 2013, il bonus mobili ha come obiettivo principale quello di incentivare il rinnovo degli arredi in case che sono state oggetto di ristrutturazione. Per accedere a questo beneficio, è fondamentale che l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici avvenga in concomitanza con lavori di ristrutturazione edilizia. Questo significa che la detrazione non è disponibile per chi acquista mobili senza aver effettuato lavori di ristrutturazione.
I vantaggi del bonus mobili 2025
Uno degli aspetti più interessanti del bonus mobili è che la detrazione del 50% è indipendente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. Ciò significa che anche chi ha sostenuto costi inferiori potrà comunque beneficiare di questa agevolazione. Inoltre, il bonus si applica a una vasta gamma di acquisti, dai mobili ai grandi elettrodomestici, purché rispettino determinate condizioni di efficienza energetica.
Possono beneficiare del bonus mobili i contribuenti soggetti all’Irpef che hanno effettuato lavori di recupero del patrimonio edilizio. Ciò include sia i proprietari di case che i locatari, a condizione che i mobili acquistati siano destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Anche i familiari conviventi e i coniugi separati assegnatari dell’immobile possono accedere al bonus, purché le spese per la ristrutturazione siano state sostenute da loro.
Per beneficiare del bonus mobili, gli interventi di ristrutturazione devono rientrare in specifiche categorie, come la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo, e la ristrutturazione edilizia. È importante notare che per ristrutturare è necessario che i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Il bonus mobili si applica a una vasta gamma di articoli, tra cui letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli e sedie. Anche i grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici e forni possono beneficiare della detrazione, a condizione che rispettino le classi energetiche richieste. Per i forni, ad esempio, è necessaria una classe non inferiore alla A, mentre per le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie è richiesta almeno la classe E.
Un aspetto interessante del bonus mobili è che consente anche di beneficiare di detrazioni per l’installazione di condizionatori, senza la necessità di ulteriori lavori di ristrutturazione. Chi installa un impianto di climatizzazione può accedere alla detrazione del 50% per l’acquisto di mobili, rendendo così possibile l’accumulo di vantaggi fiscali.
Il bonus è valido per gli acquisti effettuati dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, per ottenere il beneficio, è necessario che i lavori di ristrutturazione siano iniziati prima dell’acquisto dei mobili. Ad esempio, se i lavori sono iniziati nel 2024, gli acquisti effettuati fino alla fine del 2025 saranno agevolati.
Il limite di spesa su cui si può fruire della detrazione è fissato a 5.000 euro. Questo significa che per ogni unità immobiliare ristrutturata, il contribuente potrà beneficiare di un massimo di 2.500 euro da recuperare in dieci quote annuali.
Per accedere alla detrazione, è fondamentale che i lavori di ristrutturazione siano stati avviati prima dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La detrazione spetta anche se gli articoli acquistati sono destinati a un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.