In un contesto globale in cui la sicurezza stradale è sotto la lente d’ingrandimento, il nuovo Codice della Strada si propone di migliorarlo.
Negli ultimi anni, il mondo dell’automobile ha vissuto un periodo di grande trasformazione, non solo in termini di tecnologia e design, ma anche per quanto riguarda la sicurezza dei veicoli. I richiami di auto sono diventati una pratica sempre più comune, spinti da una qualità costruttiva che ha mostrato segni di deterioramento e da problematiche legate a forniture non sempre all’altezza.
Uno dei casi più emblematici è rappresentato dai famosi airbag Takata, che hanno interessato modelli Citroen C3 e DS3 appartenenti al gruppo Stellantis. Questi airbag difettosi hanno portato al richiamo di oltre mezzo milione di unità, evidenziando l’urgenza di misure più rigide per garantire la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri.
Cambiamenti con il nuovo codice della strada
Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, in vigore dal 2025, si preannunciano importanti cambiamenti riguardo le campagne di richiamo. Le nuove disposizioni mirano a migliorare la tracciabilità e il rispetto delle riparazioni necessarie, rendendo più rigorosa la gestione delle problematiche di sicurezza. Un aspetto chiave del nuovo Codice è la creazione di un elenco telematico presso la Motorizzazione Civile, dove verranno registrati tutti i veicoli per i quali le riparazioni non sono state eseguite entro 24 mesi dall’inizio della campagna di richiamo. Questo sistema intende garantire che i proprietari siano informati delle problematiche e degli obblighi a cui sono soggetti.
Uno degli elementi più preoccupanti riguarda le sanzioni previste per i trasgressori. Le multe per coloro che circolano a bordo di un veicolo soggetto a richiamo non riparato possono oscillare tra i 173 e i 694 euro. Inoltre, il veicolo sarà sospeso dalla circolazione fino all’esecuzione delle necessarie riparazioni. Questa misura non solo rappresenta un deterrente per i proprietari, ma costituisce anche un passo avanti nella salvaguardia della sicurezza stradale, in quanto mira a ridurre il numero di auto potenzialmente pericolose sulle strade.
Il nuovo articolo 80-bis, introdotto nel Codice della Strada, stabilisce che i costruttori hanno l’obbligo di registrare i dettagli delle campagne di richiamo in un apposito elenco telematico. La mancata adozione di misure correttive da parte delle case automobilistiche entro 180 giorni dall’entrata in vigore del nuovo codice comporterà sanzioni pecuniarie che possono variare da 10.000 a 60.000 euro. Questo aspetto sottolinea la responsabilità dei produttori nella gestione della sicurezza dei veicoli e nel garantire che i problemi vengano risolti in tempi rapidi.
Le nuove regole non si limitano a sanzionare i proprietari di veicoli non riparati, ma si estendono anche alla responsabilità dei produttori. Ciò significa che le case automobilistiche dovranno adottare un approccio più proattivo nella gestione delle campagne di richiamo, assicurandosi che i propri clienti siano adeguatamente informati e che le riparazioni siano effettuate senza ritardi.
È evidente che la sicurezza stradale è diventata una priorità per le autorità, e il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo significativo verso la tutela dei cittadini. Le campagne di richiamo, che un tempo venivano gestite in modo più blando, ora devono essere affrontate con serietà e responsabilità. I conducenti sono invitati a prestare attenzione alle comunicazioni relative ai richiami e a non trascurare l’importanza di far controllare e riparare i veicoli.