Con l’arrivo del Natale, la tradizione del panettone si fa sempre più presente sulle tavole italiane, ma fate attenzione.
Questo dolce, simbolo delle festività, è amato da molti e offre una vasta gamma di varianti, da quelle classiche con uvetta e canditi a proposte più moderne e innovative con ingredienti alternativi. Tuttavia, in un mercato affollato e competitivo, è fondamentale sapere come riconoscere un panettone autentico per evitare di cadere in trappole di marketing e acquistare prodotti di scarsa qualità.
Oggi, tra i panettoni disponibili, troviamo opzioni per tutti i gusti e le esigenze. I produttori hanno risposto alle richieste dei consumatori introducendo panettoni senza glutine, privi di lattosio e vegani, sebbene questi ultimi non rispettino sempre le normative che definiscono un panettone autentico. La varietà è così ampia che scegliere il panettone giusto può diventare un’impresa ardua. Dalle versioni tradizionali con uvetta e scorze di agrumi a quelle più creative con cioccolato, pistacchio o frutta esotica, la scelta è davvero vasta.
Come riconoscere un panettone autentico
Per essere considerato un panettone vero e proprio, un dolce deve rispettare alcune regole ben precise stabilite da un disciplinare di produzione. Gli ingredienti fondamentali che devono essere presenti nelle giuste proporzioni includono:
- Burro: deve rappresentare almeno il 16% dell’impasto, l’uso di altri grassi è vietato.
- Uova fresche: devono essere di categoria A e/o contenere un minimo del 4% di tuorlo.
- Frutta candita e uvetta: devono rappresentare almeno il 20% del prodotto e devono essere distribuiti uniformemente.
In aggiunta, il lievito utilizzato deve essere di tipo naturale, conferendo al dolce la tipica fragranza leggermente acida. Gli ingredienti consentiti includono anche miele, burro di cacao e alcuni additivi come emulsionanti e conservanti, purché siano dichiarati in etichetta.
Quando si acquista un panettone, ci sono alcuni dettagli da osservare che possono aiutare a distinguere un prodotto di qualità da uno meno pregiato.
- Aspetto esteriore: La cupola del panettone deve essere ben sviluppata, superando leggermente il pirottino di carta, e la crosta deve avere un colore dorato uniforme, senza bruciature. Il taglio a croce sulla sommità non è solo estetico, ma serve anche a garantire una cottura uniforme.
- Consistenza: Al momento del taglio, la pasta deve risultare soffice e omogenea, con un bel colore giallo intenso, indice di una buona presenza di tuorli d’uovo. L’alveolatura, ovvero la presenza di fori nella pasta, deve essere grande e irregolare, segno di una lievitazione naturale ben riuscita.
- Distribuzione degli ingredienti: Uvetta e canditi devono essere distribuiti uniformemente. L’inclusione di cedro è un buon indicatore di qualità, in quanto è considerato un ingrediente più pregiato rispetto alla classica arancia.
- Profumo e gusto: Un buon panettone emana un aroma inconfondibile di pasta lievitata. Attenzione a sapori troppo amari o acidi, che possono indicare ingredienti di bassa qualità o una cottura scadente.
Il costo del panettone varia notevolmente. Nei supermercati, i prezzi oscillano tra i 5 e i 15 euro, con occasionali offerte che possono abbassare il prezzo a 2-3 euro. I panettoni artigianali, invece, possono arrivare a costare tra i 25 e i 50 euro, giustificati dalla qualità degli ingredienti e dalla lavorazione artigianale.
Per aiutare i consumatori nella scelta, Altroconsumo ha condotto un test su 12 panettoni venduti nella grande distribuzione. I campioni sono stati analizzati in laboratorio e sottoposti al giudizio di esperti pasticceri e di un panel di consumatori. Sono stati valutati aspetti come l’etichettatura, il peso reale, e il contenuto di burro, tuorlo d’uovo e frutta candita. I risultati hanno rivelato che il Coop Panettone Classico ha ottenuto il punteggio più alto, seguito da Tre Marie e Balocco, entrambi ritenuti di buona qualità.