La fine dell’anno è sempre l’ingresso di fondi all’interno delle casse comunali. E sono proprio i singoli comuni che stanno attuando dei particolari controlli nei pagamenti dei propri cittadini.
Controlli che, nello specifico, si stanno concentrando sull’IMU, per la possibilità di identificare false abitazioni e contrastare chi non paga le tasse. Controlli che vengono fatti anche sui pagamenti delle bollette e sui vari consumi.
Nell’occhio del mirino ci sono le seconde case perché è proprio su quelle che i contribuenti, se è loro possibile, non pagano le tasse che lì dovrebbero. Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.
IMU, controlli a tappeto
Dichiarazioni non veritiere e case che non sono mai esistite: sono questi i controlli sui quali i singoli comuni stanno intensificando la loro task force. Non solo prime case che sono dichiarate ma che, in realtà, non sono mai esistite ma anche seconde case sulle quali i proprietari cercano qualunque modo per non pagarvi né le tasse quanto anche le utenze, pur se sono presenti in esse.
In particolare, la verifica la si sta effettuando sul pagamento dell’IMU. Questo tipo di verifiche, quanto anche l’osservare l’effettiva dimora e residenza di un cittadino in una determinata abitazione, rappresenta uno strumento essenziale per contrastare il non pagamento delle tasse, specie nei casi dove i contribuenti dichiarano residenze separate o condizioni di utilizzo che non corrispondono alla realtà.
Come avvengono i controlli? A farli, lo dicevamo all’inizio, è lo stesso comune, incrociando quelli che sono i dati anagrafici, le informazioni patrimoniali e quelli delle utenze attivate in casa al fine di accertare il vero e proprio pagamento dell’IMU e se quella casa è utilizzata davvero come abitazione principale.
Una particolare situazione per i coniugi e le seconde case
In una sentenza della Corte Costituzionale, c’è la possibilità per i coniugi di usufruire dell’esenzione IMU su due abitazioni principali in caso di residenza e dimora abituale separate.
Tutto questo, però, non li esenta da possibili controlli e verifiche da parte dei comuni di residenza. Ci sono, anche, delle particolari agevolazioni che si possono usufruire per il pagamento dell’IMU, come ad esempio che gli stessi coniugi sono proprietari di due case, ma hanno residenza e dimora abituale separate.
Allo stesso modo, i Comuni sono stati sollecitati anche al controllo delle bollette e dei consumi su quelle che sono le false abitazioni principali. I comuni, infatti, hanno accesso ai contratti di locazione, alla possibilità di controllo sulle bollette di energia elettrica e gas poiché sono dati contenuti nelle proprie anagrafi.